Iniziano le manovre di decollo, ma poi l’aereo non parte. E resta fermo in pista al Falcone Borsellino con i passeggeri a bordo per oltre due ore. Poi la decisione di farli scendere dal mezzo. La causa del disagio che ha provocato la rabbia dei passeggeri è un problema tecnico a un volo Ryanair la cui partenza era prevista per le 6,25 dallo scalo di Punta Raisi diretto verso Roma Fiumicino. Una lunga attesa per i circa 130 passeggeri, la cui partenza è poi stata programmata per le 12,30, in attesa che di un aereo da Bergamo. Disagi e proteste questa mattina al Falcone Borsellino ma alla fine, con 6 ore di ritardo, i passeggeri sono partiti.
(Fonte Giornale di Sicilia) link articolo
In caso di cancellazione o ritardo superiore alle cinque ore il passeggero ha facoltà di rinunciare al viaggio con conseguente diritto al rimborso ed ha diritto comunque ad una compensazione pecuniaria (ex Reg. UE n. 261/04) pari a € 250 per i voli destinati a coprire una distanza inferiore a km 1.500,00 e pari a € 400 per i voli destinati a coprire distanze superiori.
Il diritto alla compensazione pecuniaria, nelle due misure sopra indicate ma non quello al rimborso, spettano anche se il ritardo è superiore alle tre ore.
La compensazione pecuniaria non è dovuta soltanto nel caso in cui la compagnia riesca a dimostrare che non è responsabile del ritardo perché questo, ad esempio, è dipeso da cause di forza maggiore quali condizioni meteo avverse, scioperi del personale di aria o di terra.
I passeggeri potranno chiedere la compensazione pecuniaria per la cancellazione subìto dalla compagnia come spiegato qui.
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